25appuntamenti tra prosa, danza, musica, comicità e teatro per ragazzi compongono il ricco e variegato mosaico della stagione 2024-25 del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune e l' AMAT con il contributo della Regione Marche e del MiC .
Inaugurazione il 2 e 3 novembre con Saranno Famosi. Fame il musical, da una delle serie tv più famose e indimenticabili. Questa versione firmata da Luciano Cannito, che unisce l’esperienza di regista a quella di coreografo internazionale, è un trionfo di canto, danza, musica, recitazione, in una narrazione dinamica e travolgente.Tra gli interpreti ci sono Barbara Cola, Garrison Rochelle, Lorenza Mario, Stefano Bontempi, nomi importanti che hanno confermato nella loro carriera un forte legame col pubblico grazie al loro talento e alla loro versatilità. Il 16 e 17 novembre al termine di una residenza di riallestimento al Ventidio Basso, che si conferma accogliente “casa degli artisti”, è la volta di L’illusione coniugaledi Eric Assous, con Attilio Fontana, Rosita Celentano e Stefano Artissunch che firma anche la regia. «Ho scelto di portare in scenaL'illusione coniugale– racconta il regista - per la sua straordinaria capacità di esplorare le intricate dinamiche delle relazioni umane, svelando le illusioni e le verità nascoste. Questo progetto mi ha attratto fin da subito per la sua audacia nel confrontarsi con temi universali nonché per la straordinaria capacità di penetrare nelle profondità delle relazioni umane con una precisione ed una sensibilità uniche».Aspettando Re Lear di Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, che firma anche la regia, e, tra gli altri,Nando Paoneattende il pubblico il 30 novembre e 1 dicembre. Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie.Alessio Bonie Antonella Attili sono i protagonisti di Iliade. Il gioco degli dèi, testo di Francesco Niccolini e regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, e Marcello Prayer. Lo spettacolo, ad Ascoli Piceno il 14 e 15 gennaio al termine di una residenza di riallestimento, torna ai miti più antichi della poesia occidentale e alla guerra di Troia, la madre di tutte le guerre. Gli dèi immortali sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. Capricciosi, vendicativi, disumani, da un po’di tempo sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore,e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto.Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza che giunge al Ventidio Basso il 28 e 29 gennaio. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivitra i quali Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino ed Erik Tonelliche saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.Diretti da Luca Manfredi, Flavio Insinna e Giulia Fiume portano in scenal’11 e 12 febbraio l’esilarante commedia scritta daNino Marinoe Nino Manfredi Gente di facili costumi. Dal debuttodel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora uno dei più eclatanti delle scene teatrali italiane. Ecco come Manfredi presentava il suo testo: «Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l'onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all'utile».Ancora una residenza al Ventidio Basso, questa volta di allestimento, con un debutto in prima nazionale di Novemberdi David Mametin scena il 22 e 23 febbraio grazie all’interpretazione di Luca Barbareschi, Chiara Noschese, che firma anche la regia, Simone Colombari, Nico Di Crescenzo eBrian Boccuni.Novemberè una macchina da guerra di comicità, fatta di continui cambi di ritmo, ripartenze spiazzanti, una pièce per attori equilibristi e funambolici, una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo Mamet è capace.L’indimenticabile diva Maria Callas, la Voix du Siecle del 900’, che ha portato in scena le più celebri eroine dell’opera, contraddistinguendosi per presenza scenica, voce e carisma, viene celebrata il 22 e 23 marzo in Private Callas della Compagnia Artemis Danza, coreografia di Monica Casadei a conclusione della stagione in abbonamento. La creazione,una coreografia corale,mette in luce i chiari e gli scuri di una vita segnata dal successo e dalla sofferenza.
Tre italiani inimitabili (Giuseppe Mazzini, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti), le loro vite straordinarie, i loro pensieri, le loro azioni. Tutto questo racconta il nuovo spettacolo di Edoardo Sylos Labini (drammaturgia di Angelo Crespi), Inimitabili, uno spettacolo unico ma diviso in tre capitoli in scena singolarmente (fuori abbonamento) in tre giorni diversi: il 4 ottobre Giuseppe Mazzini, il 5 ottobre Gabriele D’Annunzio e il 6 ottobre Filippo Tommaso Marinetti. Sempre fuori abbonamento, per le feste di fine anno, il 30 dicembre il Balletto di Milano danza Cenerentolanell’esclusiva versione creata da Giorgio Madiasulle musiche di Gioachino Rossini, ironiche e frizzanti, perfette per rappresentare una fiaba fatta di carrozze, cavalli e scarpette.
Cinque appuntamenti per la stagione dedicata i ragazzi e alle famiglie al via il 10 novembre con Realtà Debora Mancini in La fiaccola dei desideri. Le fiabe Di Guido Gozzano tra musica e canzoni e che prosegue il 15 dicembre conKinkaleriin Butterfly, il 19 gennaio conGruppo Ibrido/Artemis DanzainPollicino Show, il 16 febbraio con Fondazione TRG Torino con In viaggio con Il Piccolo Principee il 29 marzo con Michele Cafaggi in Ouverture dessaponettes. Un concerto per bolle di sapone.
Informazioni presso Biglietteria del Teatro (0736 298770), dal 3 ottobrevendita nuovi abbonamenti.
30 NOVEMBREE1 DICEMBRE
ASPETTANDO RE LEAR
di Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone
e con Arianna Primavera, Roberto Manzi, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
abiti di scenaCittadellarte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
produzione Pato, TSV-Teatro Stabile del Veneto - Teatro della Toscana
In Re Lear, sia l'ordine medievale che quello rinascimentale dei valori si disintegrano. Tutto ciò che rimane alla fine di questa incredibile carnevalesca pantomima è la terra vuota e sanguinante. Su questa terra apocalittica, il Re, il Matto, il Servo e il Pazzo continuano all’infinito il loro “dialogo distratto.”
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear accompagnato dal conte di Kent, (sotto le mentite spoglie di un servo) e dal fedele Fool (che interpreta qui quasi un alter ego dell’esilio della fedele figlia Cordelia), assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale.
In The Invention of the Human Harold Bloom scrive: «Entriamo piangendo alla nostra nascita, sapendo con Lear che la creazione e la caduta sono simultanee». Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, non percepisce il dolore, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione. A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli.
La tragedia di Re Lear è sempre stata riconosciuta come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione. Soprattutto nel XX secolo, la popolarità del dramma è cresciuta esponenzialmente. Con l’avvento dell’esistenzialismo in filosofia, le considerazioni di Lear sull’essere e sul “nulla” sembrarono stranamente appropriate e di fatto, opere come Aspettando Godot di Beckett potrebbero essere viste come una forma di riscrittura del King Lear. Proprio come Vladimir ed Estragon di Aspettando Godot di Samuel Beckett i personaggi di Aspettando Re Lear sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo la sublime tragedia del premonitore Re Lear di Shakespeare.
Quando tutto è andato perduto nel mondo instabile di Lear, non rimane nulla, ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, dovrà fare i conti. Lear è l'incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell'era europea allo stesso tempo. La sua morte denoterà la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
"Nulla" è una parola e un concetto insolitamente onnipresente sia in Re Lear che in Aspettando Godot. È come se Re Lear prevedesse l'inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade dopo che "il vecchio cade".
FUORI ABBONAMENTO
30
DICEMBRE
CENERENTOLA
con Balletto di Milano
balletto in due atti su musica di Gioachino Rossini
coreografia Giorgio Madia
scenografie e costumi Cordelia Matthes
L’esclusiva versione creata da Giorgio Madia per il Balletto di Milano è in scena con grande successo dal 2011. Produzione che ha vinto importanti riconoscimenti internazionali tra cui il prestigioso Gold Critics Award, Cenerentola ha conquistato migliaia di spettatori soprattutto per la genialità della messinscena: dal controluce iniziale che spiega come Cenerentola si ritrovi a vivere con matrigna e sorellastre, alla tappezzeria della casa identica agli abiti di Cenerentola per sottolinearne lo status all’interno della famiglia, alla carrozza con i suoi cavalli danzanti, alla fata sbadata e sensuale, fino al principe, naturalmente azzurro.
Spassosissimo il trio en travesti matrigna/sorellastre: incredibili gag si susseguono dall’inizio alla fine trascinando il pubblico in immancabili applausi a scena aperta. Estrosa ed in linea con lo spettacolo anche la scelta musicale che preferisce Rossini alla consueta partitura di Prokof’ev: il compositore pesarese con la sua musica frizzante, ironica e spiritosa è perfetto per rappresentare una fiaba fatta di carrozze, cavalli e scarpette di perraultiana memoria.
14E15
GENNAIO
[RESIDENZA DI RIALLESTIMENTO]
ILIADE
IL GIOCO DEGLI DEI
testo Francesco Niccolini
liberamente ispirato all’Iliade di Omero
drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer
creature e oggetti di scena Alberto Favretto, Marta Montevecchi, Raquel Silva
produzione Nuovo Teatro
in coproduzione conFondazione Teatro Donizetti di Bergamo
Fondazione Teatro della Toscana,Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
spettacolo realizzato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla.
In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra.
Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore.
A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer
28E29
GENNAIO
MAGNIFICA PRESENZA
uno spettacolo diFerzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino
Erik Tonelli
e con Toni Fornari,Luciano Scarpa
Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella
scene Luigi Ferrigno
costumi Monica Gaetani
luciPasquale Mari
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi: Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.
11E12
FEBBRAIO
GENTE DI FACILI COSTUMI
di Nino Marino e Nino Manfredi
con Flavio Insinna e Giulia Fiume
regia Luca Manfredi
scene Luigi Ferrigno
costumi Giuseppina Maurizi
musiche Paolo Vivaldi
disegno luci Antonio Molinaro
produzione La Pirandelliana
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei più eclatanti apparso sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni.
Protagonisti della pièce sono Anna - nome d’arte “Principessa” - una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema ma che sogna di fare film d’arte.
La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che tornando a notte fonda e accendendo il giradischi l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”.
Con questa convivenza forzata inizia un confronto/scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha. Le reciproche posizioni vanno mano a mano ammorbidendosi perché diventa chiaro che ad incontrarsi non sono state solo due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili.
Dall’incontro tra Anna e Ugo nasce un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie pienamente in sintonia con l’immagine che il loro autore, Nino Manfredi, ha lasciato nel ricordo di ognuno di noi.
Ecco come Manfredi presentava il suo testo: «Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l'onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport […] diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici […] difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell'imbonimento pubblicitario […]. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all'utile».
22E23
FEBBRAIO
[RESIDENZA DI ALLESTIMENTO]
NOVEMBER
di David Mamet
con Luca Barbareschi
Chiara Noschese, Simone Colombari
Nico Di Crescenzo, Brian Boccuni
regia Chiara Noschese
scene Lele Moreschi
produzione Cucuncia Entertainments.r.l.
in coproduzione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
[PRIMA NAZIONALE]
November è una macchina da guerra di comicità, fatta di continuicambi di ritmi, ripartenze spiazzanti, una pièce per attori equilibristi efunambolici. È una partitura incalzante, giocata con umorismocinico, di cui solo David Mamet è capace.
È il novembre dell'anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti ele possibilità di rielezione del Presidente in carica Charles Smithsembrano scarse: gli indici di gradimento sono in calo, i suoi soldistanno finendo e la guerra nucleare potrebbe essere imminente. IlPresidente, però, non sembra avere nessuna intenzione di arrendersi.
Scritto nel 2007, all’inizio della grande recessione, una delle piùgrandi crisi economiche di sempre, November è uno spaccatoferocemente esilarante di un Paese dove, se è vero che il finegiustifica i mezzi, certamente tutto è possibile quando lasopravvivenza del sogno americano coincide con la propria.
acconciature e make-up Cinzia Costantino e Nicola Fasulo by Backstage Parma
assistente ripetitore Alessandra Pizza
assistenti di produzione Michelle Atoe e Mattia Molini
collaborazione sartoriale Elena Nunziata
produzione Compagnia Artemis Danza
coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
con il contributo di Ministero della Cultura
Regione Emilia-Romagna -Assessorato alla Cultura e Paesaggio, Comune di Parma
L’indimenticabile diva Maria Callas, la Voix du Siecle del 900’, che ha portato in scena le più celebri eroine dell’opera, contraddistinguendosi per presenza scenica, voce e carisma, viene celebrata in una creazione che mette in luce i chiari e gli scuri di una vita segnata dal successo e dalla sofferenza.
La tematica della violenza di genere, nel suo aspetto forse più subdolo ed invisibile, ritornain quest’opera che mette a nudo il dramma privato di una diva, celato dietro il lusso della sua vita pubblica e la grandiosità delle eroine tormentate che interpretava sul palcoscenico.
Una coreografia corale per mettere in scena l’anima frammentata de “la Divina”, cheincessantemente ha lottato per la propria affermazione e per il ruolo della donna nellasocietà. Un progetto che si aggancia alla tradizione del melodramma e riporta lo spirito ribelledella Callas in chiave contemporanea.
RAGAZZI
DOMENICA 10 NOVEMBRE
REALTÀ DEBORA MANCINI
LA FIACCOLA DEI DESIDERI
LE FIABE DI GUIDO GOZZANO
TRA MUSICA E CANZONI
di e con Debora Mancini
con musica eseguita dal vivo da Daniele Longo (tastiere, voce, fisarmonica, cajon, piccole percussioni)
scenografia Francesco Mancini
styling Lubna Adriana Balazova
spettacolo consigliato da4 anni
Lo spettacolo è un omaggio al grande scrittore torinese nel centenario della prima pubblicazione delle fiabe sul Corriere dei Piccoli, nel 1914. Le fiabe di Guido Gozzano rappresentano l’occasione per evocare, con i mezzi del teatro, un mondo fatto di creature fantastiche, eventi prodigiosi e preziose lezioni morali. Attraverso le fiabe – narrate, danzate e musicate – ci si avventura in un luogo meraviglioso, magico ed entusiasmante, portando il pubblico tra i boschi incantati, a ballare con gli gnomi o a partecipare alle nozze di Reuccio Sansonetto con Biancabella reginetta di Pameria. I protagonisti di queste fiabe decidono di mettersi in cammino verso una nuova vita superando avversità naturali, incantesimi e stregonerie di maghi cattivi, alla ricerca di un mondo fino ad allora sconosciuto. La ricompensa per tanto coraggio e tanta fatica può essere un saggio avvertimento, un consiglio o un piccolo oggetto dai poteri straordinari.
progetto e realizzazioneKinkaleri - Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
conYanmei Yang, Marco Mazzoni
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana
FTS Fondazione Toscana Spettacolo
con il sostegno di Regione Toscana, MiBAC,spazioK.prato
Lo spettacolo incontra il capolavoro del maestro Giacomo Puccini, Madama Butterfly, la commovente e tragica storia d'amore ambientata nell'esotico estremo oriente di inizio Novecento. Il Giappone, terra allora lontana di incanti e misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l'appassionante vicenda dei due protagonisti, la splendida Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton lo yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sé per tutta la vita. La ragazza cede all'amore in modo completo e totale, come totale è quest'opera d'arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell'altro. Questo amore assoluto diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l'uso di segni e colori che appartengono al mondo dell’arte contemporanea. Butterflyè una favola sentimentale intensa e dolcissima che può far riscoprire l'opera lirica come forma epica e attuale di rappresentazione, accompagnando il pubblico di giovanissimi nei territori vivi della musica, della scena, dell'immaginazione.
spettacolo consigliato da 5 anni
DOMENICA 19 GENNAIO
GRUPPO IBRIDO/ARTEMIS DANZA
POLLICINO SHOW
regia Cinzia Pietribiasi
coreografia e interprete Davide Tagliavini
illustrazioni e oggetti Giovanni Copelli
spettacolo consigliato da4 anni
Pollicino è piccolo di statura ma grande nell’astuzia. La sua è una famiglia poverissima. Ha sei fratelli e i genitori a stento riescono a provvedere per tutti. Il padre, allora, ha un’idea: abbandonare i figli al loro destino. Una volta soli e perduti nel bosco, Pollicino e i suoi fratelli supereranno pericoli e imprevisti. Grazie all’immaginazione e al coraggio, il piccolo eroe riuscirà a salvare tutti e a fare della sua storia uno spettacolo per i teatri di tutto il mondo. La pièce Pollicino Show rilegge i temi classici della fiaba in chiave contemporanea. Combinando coreografie, video, illustrazioni animate e una colonna sonora di grandi classici, sia i piccini che i grandi verranno coinvolti in una storia appassionante e misteriosa, capace di divertire e far sognare.
DOMENICA 16 FEBBRAIO
FONDAZIONE TRG TORINO
IN VIAGGIO CON IL PICCOLO PRINCIPE
con Claudio Dughera, Claudia Martore, Michele Puleio
regia Luigina Dagostino
scenografia Claudia Martore
costumi Monica Di Pasqua
creazione luci Agostino Nardella
in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes
nell'ambito del progetto Vivolibro - Il Piccolo Principe, Monforte d'Alba (CN)
spettacolo consigliato da 5 anni
IlPiccolo Principe è un long-seller internazionale, un testo chiave di formazione. Antoine De Saint- Exupéry, il suo autore, era un aviatore e un umanista: adorava volare e si interessava agli uomini.
Il suo è un libro che si legge una volta, poi un’altra e un’altra ancora. Perché a ogni rilettura scopri cose nuove non solo del racconto, ma di te che lo stai leggendo.
È una storia semplice ma intensa rivolta ai bambini ma anche a ogni adulto ricordandogli che è stato un bambino. Proprio da questa varietà di interpretazioni nasce lo spettacolo. Racconta il viaggio del Piccolo Principe dall’asteroide B 612 alla Terra e l’incontro con i personaggi sparsi sul suo cammino: dall’aviatore precipitato con il suo aereo nel deserto del Sahara, al serpente che sarà l’ultimo che lo vedrà sulla terra. Sono questi intensi personaggi a mettere in scena l’amore, l’amicizia e il paradosso in cui vivono gli adulti. Lo fanno in modo grottesco e delicato rendendo lo spettacolo coinvolgente, ricco di situazioni poetiche e filosofiche, ma anche ironiche e divertenti, accompagnando con un tocco di modernità il pubblico dei ragazzi in un viaggio dentro e fuori dal mondo reale per diventare una ricerca di quel Piccolo Principe che è in ognuno di noi.
Questo “classico per l’infanzia” ci incoraggia a fare qualcosa non sempre facile: vedere con il cuore, sentire in profondità, non fermarsi alle apparenze.
SABATO 29 MARZO
MICHELE CAFAGGI
OUVERTURE DES SAPONETTES
UN CONCERTO PER BOLLE DI SAPONE
di e con Michele Cafaggi
regia Davide Fossati
spettacolo consigliato da 3 anni
Un eccentrico direttore d’orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone per un “concerto” dove l’imprevisto è sempre in agguato: da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle… mentre i più paffutelli potranno entrare in una bolla gigantesca!
Un racconto visuale senza parole che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e del varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.
Lo spettacolo attualmente conta più di 1000 repliche. È stato rappresentato in teatri e festival nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia, Giappone, Cina, Corea del Sud). Ha partecipato alle trasmissioni televisive I soliti ignoti su Rai 1 e Circo Massimo Show su Rai 3, Mattina in famiglia Rai 1, Bontà loro Rai 1, Tg2, GT Ragazzi, Rai International.
PROSA
ABBONAMENTI[8 spettacoli]
da sabato 21 settembre a giovedì 26 settembre prelazione con conferma turno e posto
venerdì 27 e sabato 28 settembre prelazione con possibilità di cambio turno e/o posto
da giovedì 3 ottobre nuovi abbonamenti
- platea e palco centrale di I e II ordine 205 euro
- palco laterale I e II ordine, palco centrale III ordine 170 euro
- palco laterale III ordine, palco IV ordine 140 euro
- speciale studenti* 105 euro
BIGLIETTI
da sabato 21 settembre vendita biglietti e carnet per Inimitabili
da sabato 19 ottobre vendita biglietti per Saranno famosi
da lunedì 4 novembre vendita biglietti per tutti gli spettacoli
spettacoli in abbonamento &Cenerentola[fuori abbonamento]
- platea e palco centrale I e II ordine 28 euro ridotto 23 euro
- palco laterale I e II ordine, palco centrale III ordine 23 euro ridotto 19 euro
- palco laterale III ordine, palco IV ordine 19 euro ridotto 16 euro
- loggione 14 euro ridotto 11 euro
- speciale studenti* 14 euro
Saranno famosi
- platea e palco centrale I e II ordine 35 euro ridotto 30 euro
- palco laterale I e II ordine, palco centrale III ordine 30 euro ridotto 25 euro
- palco laterale III ordine, palco IV ordine 25 euro ridotto 20 euro
- loggione 20 euro ridotto 15 euro
- studenti speciali* 20 euro
Inimitabili [fuori abbonamento]
posto unico numerato 10 euro ridotto 8 euro
CARNET 3 SPETTACOLI posto unico numerato a spettacolo 24 euro ridotto 21 euro
* riservato agli studenti delle scuole medie superiori e universitari, nei posti di palco laterale III e IV ordine
riduzione fino a 25 anni e oltre 65 anni, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente. Per Private Callas e Cenerentola anche per iscritti scuole di danza. Per Inimitabili riduzione anche per abbonati alla stagione
RAGAZZI
NUOVI ABBONAMENTI [5 spettacoli]
da giovedì 3 ottobre
posto unico numerato 35 euro 17 euro ridotto fino a 14 anni
BIGLIETTI
da sabato 19 ottobre
vendita biglietti per tutti gli spettacoli
posto unico numerato 8 euro 4 euro ridotto fino a 14 anni 0,50 euro da 0 a 3 anni
BIGLIETTERIA DEL TEATRO
0736 298770 aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo il botteghino del teatro, inoltre, sarà aperto nei 45 minuti precedenti l'inizio della rappresentazione
Biglietteria del Teatro 0736 298770 | www.comune.ap.it
AMAT071 2072439 | www.amatmarche.net
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jant.it
CRONACA. SPORT E TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE DA FERMO A SAN BENEDETTO DEL TRONTO